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03-foglieLa potatura è uno dei più comuni interventi di cura dell’albero. Benché gli alberi in foresta crescano bene senza l’intervento dell’uomo, gli alberi in ambiente urbano richiedono un elevato livello di cura per garantirne la sicurezza e la bellezza. La potatura deve essere fatta conoscendo quale sarà la risposta dell’albero ad ogni singolo taglio. Potature mal eseguite possono causare gravi danni che minano la salute e riducono l’aspettativa di vita dell’albero.

Perché potare

Ogni taglio può cambiare la crescita dell’albero; nessuna branca o ramo deve essere rimossa senza motivo. Le ragioni più comuni per potare un albero sono: asportare branche o rami morti, rimuovere rami che sfregano tra loro, diradare parti della chioma con troppi rami ed eliminare i difetti della struttura. Si può potare un albero anche per aumentare la luminosità all’interno della chioma e per renderla più trasparente al vento. In molti casi, gli alberi adulti, sono potati con lo scopo di correggerne la crescita o prevenire lo sviluppo di difetti. Le potature di sfoltimento non migliorano la salute dell’albero. Gli alberi producono folte chiome per produrre i carboidrati che utilizzano come energia per crescere e svilupparsi. Rimuovere le foglie con la potatura significa ridurre la crescita e le scorte energetiche. Potature drastiche possono mettere in serio pericolo la salute dell’albero. Per consentire la convivenza uomo-albero, negli ambienti urbani, a volte, è necessario intervenire sull’albero. Gli ambienti cittadini non sono come le foreste, i boschi o i frutteti. La sicurezza deve essere al primo posto nella lista delle priorità. Potature appropriate, fatte rispettando la biologia dell’albero, mantengono l’albero in buona salute, ne garantiscono una corretta crescita e aumentano il valore estetico ed economico.

Quando potare

La rimozione di rami esili, danneggiati o secchi può essere eseguita in qualsiasi momento dell’anno con scarse ripercussioni sull’albero. In generale la chiusura delle ferite è più veloce nel periodo primaverile quando l’albero è in grado di produrre molti nuovi tessuti. La potatura, quindi, va fatta appena prima del risveglio vegetativo. Alcuni alberi, come aceri e betulle, tendono a “piangere” se potati all’inizio della primavera. Può essere sgradevole ma è di poca importanza per l’albero. Alcuni funghi possono insediarsi nella struttura attraverso le ferite causate dalla potatura; gli alberi più sensibili non devono essere potati durante i periodi di alta concentrazione di spore nell’aria (autunno). Le potature drastiche, eseguite subito dopo la crescita primaverile, dovrebbero essere evitate. All’inizio della prima-

vera gli alberi spendono una grande quantità di energia per produrre germogli e fogliame. Rimuovere una grande percentuale di fogliame, in quel momento, può affaticare ulteriormente l’albero.

Eseguire correttamente i tagli

I tagli durante la potatura devono essere fatti rispettando il collare del ramo. Il collare contiene i tessuti del fusto o della branca genitrice e non deve essere danneggiato o rimosso. La natura ci insegna che un ramo o branca morti si staccano spontaneamente in corrispondenza del collare, per cui il ramo, vivo o morto che sia, deve essere tagliato subito dopo il collare. Il collare non deve essere rimosso o danneggiato. Per rimuovere grosse branche bisogna prima ridurne il peso. A circa 30 cm dall’inserzione fare un taglio dal basso verso l’alto (1) poi farne un altro dall’alto verso il basso (2) ed infine rimuovere il moncone rimasto (3). Questa tecnica riduce la possibilità di danneggiare il fusto o la branca genitrice.

Fasi del taglio di un ramo

Tipi di potature

Potatura di rimonda: per eliminare rami morti o che stanno morendo, in eccesso, mal inseriti o con scarsa vigoria.
Potatura di alleggerimento: per aumentare la luminosità all’interno della chioma, ridurre la forza d’impatto del vento, diminuire il peso delle branche e conservare la forma naturale dell’albero. Spalcatura: per eliminare i rami più bassi che possono essere d’intralcio a veicoli e passanti e ostruire la vista.
Potatura di riduzione: per contenere lo sviluppo verticale e laterale e per impedire che i rami possano raggiungere le linee elettriche. Per questo tipo di potatura è bene eseguire, sempre, tagli di ritorno, ossia, subito oltre un ramo secondario di adeguate dimensioni. Questa tecnica, a differenza della capitozzatura e della speronatura, consente di mantenere integra la struttura e la forma dell’albero.

Tipi di potatura

Quanto potare

La quantità di legno vivo da rimuovere dipende dalle dimensioni, dall’età e dalla specie dell’albero. Gli alberi più vecchi sono più sensibili alle potature rispetto a quelli più giovani. Un importante principio è che gli alberi sono in grado di sopportare meglio i piccoli tagli, piuttosto che quelli di maggiori dimensioni. Un errore comune è quello di rimuovere il fogliame interno e i piccoli rami. È importante mantenere una distribuzione uniforme del fogliame lungo le branche di grandi dimensioni e nella parte inferiore della chioma. Rimuovere molto fogliame significa ridurre drasticamente la capacità di produrre sostanze energetiche vitali per l’albero. Gli alberi adulti richiedono leggeri interventi di potatura. Una regola largamente condivisa è quella di non rimuovere più di un terzo del fogliame. Un albero adulto potrebbe non essere in grado di sostenere una severa potatura. Tagli di grosso diametro potrebbero non essere chiusi dal legno del collare. I vecchi alberi hanno ancora meno energie a disposizione per la chiusura delle ferite; normalmente gli interventi si limitano all’eliminazione delle parti morte.

I mastici cicatrizzanti

I mastici vengono utilizzati per difendere l’albero da spore fungine, insetti e per impedire la degradazione del legno. Diverse ricerche hanno dimostrato l’inefficacia dei mastici. Molti esperti raccomandano di non utilizzare questi prodotti. Se, tuttavia, è necessario utilizzarli per motivi estetici si raccomanda di utilizzare sostanze non tossiche.

Affidarsi ad un arboricoltore

Il lavoro di potatura di un albero adulto può essere molto pericoloso. Se per eseguire il lavoro richiesto è necessario sollevarsi da terra la miglior cosa da fare è chiamare un arboricoltore professionista. Solo un arboricoltore qualificato è in grado di determinare e valutare i rischi ed attuare tutte le procedure necessarie per lavorare in sicurezza.
Ci sono diversi modi per assicurarsi di avere scelto un arboricoltore qualificato:

  • è socio di un’organizzazione professionale come l’International Society of Arboriculture o la Società Italiana di Arboricoltura;
  • è un Certified Arborist o un European Tree Worker e possiede buone referenze (non esitate a verificare).

Diffidate degli arboricoltori che:

  • propongono capitozzature, speronature o severe riduzioni della chioma; un bravo arboricoltore sa che sono pratiche errate e dannose;
  • utilizzano i ramponi per arrampicare sugli alberi da potare; i ramponi danneggiano gravemente l’albero e si devono utilizzare, esclusivamente, su alberi da abbattere.